"Un unico destino - Tre padri e il naufragio che ha cambiato la nostra storia", di Fabrizio

Gatti, è il lungometraggio che rivela le verità nascoste sulle strage nel Mediterraneo del

2013 e racconta la vicenda di tre medici siriani che in quel disastro hanno perso i figli.

 

Il film è prodotto da l'Espresso, Repubblica e Gedi Divisione Digitale in collaborazione

con 42° Parallelo.

 

Va in onda in prima assoluta domenica 15 ottobre 2017 alle 21.15 su SkyAtlantic.

 

L'uscita del film è anticipata da un racconto di Fabrizio Gatti su Super8 di Repubblica

venerdì 13 ottobre.

 

Da lunedì 16 ottobre, sulle edizioni online di Espresso e Repubblica, la webserie "Un

unico destino" in cinque puntate.

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Purtroppo però dietro le quinte

 

                                   

   accade l'"impensabile"...

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

"'La legge del mare':

così la Marina ha lasciato affondare

il barcone dei bambini

 

 

[...] in esclusiva tutte le comunicazioni, mai ascoltate

prima, con cui il Comando in Capo della Marina

Militare impedisce a Nave Libra di andare a

soccorrere un barcone con 480 profughi siriani a

bordo, tra cui cento bambini."

 

 

di Fabrizio Gatti

L'Espresso - 5 giugno 2017

 

 

 

Durante le cinque ore di inutile attesa, il

Pattugliatore italiano è ad appena 15 miglia, circa

un'ora di navigazione, dal peschereccio che sta

affondando per essere stato colpito dalle raffiche di

mitra di una motovedetta libica.

 

Ma il CINCNAV, la Centrale Operativa dello Stato

Maggiore di Roma, ordina al Tenente di Vascello

Catia Pellegrino, comandante della Libra, di

allontanarsi e "non farsi vedere".

 

 

La Comandante Pellegrino è tra i quattro Ufficiali

della Marina e della Guardia Costiera indagati per

omicidio con dolo eventuale, con provvedimento

coatto del Tribunale di Agrigento che pochi giorni fa

ha trasmesso l'inchiesta alla Procura di Roma.

 

Da quello che risulta dalle indagini, però, a

differenza degli altri Ufficiali della Sala Operativa

della Marina e della Guardia Costiera, Catia

Pellegrino non è stata informata delle reali

condizioni di pericolo a bordo del barcone.

 

 

Su questo naufragio, nel quale l'11 ottobre 2013

sono morte 268 persone tra cui 60 bambini, il

17 maggio scorso la Marina Militare ha fornito al

Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e alla Camera

dei Deputati una versione dei fatti non

corrispondente al vero.

 

La registrazione delle comunicazioni tra i

Comandanti in servizio quel giorno rivela oggi cosa

è realmente successo.