Purtroppo peṛ dietro le quinte

 

                                   

   accade l'"impensabile"...

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

"Letta:

'Nessuno si autoassolva,

la strage dei bambini è una

macchia per l'Italia'

 

 

Era il premier quando ci fu il naufragio dell'11 ottobre

2013:

'Verità e giustizia per le vittime, fate vedere

l'inchiesta di Gatti nelle scuole'.

 

Dopo l'orrore trovai il consenso per l'operazione

Mare Nostrum che ha salvato 100mila vite:

perché abbiamo fatto marcia indietro?"

 

 

di Anais Ginori

La Repubblica - 15 ottobre 2017

 

 

 

"L'Italia non pụ autoassolversi solo perché si tratta

di migranti.

 

Dobbiamo garantire verità e giustizia."

 

Enrico Letta era Capo del Governo quando ci fu la

strage del'11 ottobre 2013 al centro dell'inchiesta e

del documentario di Fabrizio Gatti.

 

 

"Un lavoro giornalistico di denuncia - commenta -

che dovrebbe essere presentato in tutte le scuole.

 

I ragazzi devono capire di cosa stiamo parlando

quando si discute di migranti."

 

 

L'ex Premier, oggi Direttore della Scuola per gli

Affari Internazionali di Sciences Po, ricorda la notte

di quattro anni fa in cui morirono 268 persone tra

Italia e Malta, pochi giorni dopo un altro naufragio

avvenuto nel mare di Lampedusa con 368 vittime.

 

"La concatenazione di due tragedie in coś poco

tempo - racconta - mi permise di trovare il consenso

politico per lanciare Mare Nostrum".

 

 

Decise sull'onda emotiva, senza esitazioni?

 

"Fu subito chiaro che non si trattava di singoli

episodi ma di un fenomeno epocale, destinato a

durare.

 

Qualche mese prima c'era stato anche il profetico

viaggio del Papa a Lampedusa, illuminante per me."

 

 

Il Governo Italiano peṛ rimase da solo ad affrontare

l'emergenza.

 

"Chiesi la convocazione di un Consiglio Europeo.

 

Dissi ai colleghi degli altri Governi:

l'Italia non pụ sopportare che il mare nostrum

diventi un mare mortum.

 

 

Domandai un contributo per la missione di

salvataggio che stavamo lanciando.

 

Mi rispose un solo Paese, la Slovenia, mandando una

nave.

 

 

Andai avanti lo stesso.

 

Si trattava di difendere il nostro onore."

 

 

L'Europa ha preferito voltarsi dall'altra parte?

 

"Da europeista, spiace dirlo: è coś.

 

La consapevolezza nelle altre Capitali c'è stata solo

due anni dopo, quando i rifugiati hanno spalancato

la rotta balcanica, arrivando in Germania."

 

 

La Missione "Mare Nostrum" viene accusata di aver

aumentato i flussi di migranti verso l'Italia.

 

Cosa risponde?

 

"È una falsità.

 

Chi ha accusato le nostre navi di fare da 'taxi' per i

migranti dovrebbe guardare questo documentario.

 

 

E quando la missione è stata interrotta i flussi non

sono diminuiti, anzi.

 

Qualcuno mi deve ancora spiegare perché l'Italia ha

poi deciso di abbandonare l'Operazione."

 

 

Il Governo di Matteo Renzi ferṃ "Mare Nostrum",

sostituita dall'Operazione "Triton" che doveva

garantire una maggiore cooperazione europea.

 

"Non voglio fare polemica.

 

Rivendico peṛ con orgoglio la mia scelta da Capo di

Governo.

 

 

In poco più di un anno 'Mare Nostrum' ha salvato

almeno 100 mila vite umane.

 

I nostri militari hanno fatto un lavoro straordinario

rispetto all'egoismo di altri Paesi."

 

 

"Gli Ufficiali italiani ci hanno lasciato morire", dice

uno dei superstiti della strage dell'11 ottobre 2013

intervistato nel documentario.

 

"Dall'inchiesta giornalistica emergono responsabilità

evidenti.

 

Uno Stato non pụ archiviare una tragedia del genere

senza garantire piena giustizia.

 

 

Nel filmato appaiono altre due verità."

 

 

Ovvero?

 

"I migranti hanno aspettato ore in mezzo al mare.

 

Sono morti per il rimpallo di competenze tra Italia e

Malta.

 

Serve quindi una catena di comando chiara a livello

europeo.

 

L'altra cosa evidente è l'insufficienza di 'Frontex',

un'Agenzia nata con altre finalità che, non a caso, ha

sede a Varsavia."

 

 

Oggi la polemica si è spostata sul ruolo delle ONG,

accusate di fare da 'taxi' per i migranti.

 

"Sono accuse rivoltanti.

 

Pụ darsi che ci siano carenze o zone d'ombra da

parte di alcune ONG.

 

 

Il nodo fondamentale, peṛ, è un altro.

 

Una fenomeno epocale e di lungo termine come

quello dei flussi migratori deve impegnare

direttamente gli Stati.

 

 

Le operazioni di safe and rescue devono essere

prese in carico dai Governi.

 

Era il senso della Missione di "Mare Nostrum".

 

 

Aggiungo che la presenza della nostra Marina ha

permesso non solo il salvataggio di tante persone

ma anche di raccogliere prove per fermare i

trafficanti."

 

 

Sull'immigrazione una parte della Sinistra utilizza

ormai argomenti un tempo monopolizzati dalla

Destra?

 

"Per esperienza so che su questi temi non c'è più

distinzione tra Sinistra e Destra.

 

 

Esiste una forma di cinismo collettivo.

 

Si continua a fare campagna elettorale sulla pelle dei

disperati."

 

 

Nessun politico italiano avrebbe il coraggio di

riproporre un'operazione come "Mare Nostrum"?

 

"In Italia tutto viene messo in unico calderone, non si

fa più distinzione tra rifugiati e migranti economici,

creando un fenomeno di rigetto."

 

 

C'è addirittura chi parla di "invasione".

 

"Parliamo di cifre importanti ma gestibili.

 

L'invasione è quella che abbiamo visto in Germania,

dove sono arrivate un milione di persone in pochi

giorni."

 

 

Esiste comunque una pressione migratoria forte, che

preoccupa tanti Cittadini.

 

"Infatti sono convinto che debba essere la questione

numero uno della politica.

 

Conta più dello spread e del futuro dell'Eurozona.

 

 

Il Brexit è figlio delle immagini di sbarchi a

Lampedusa e delle bidonville di Calais."

 

I populismi si nutrono di queste paure."

 

 

Un altro superstite della strage dice:

 

"L'Italia deve dimostrare di averci trattato come

esseri umani."

 

"Siamo nel mezzo di un processo di

deumanizzazione.

 

La nostra civiltà si è smarrita.

 

 

Tra un secolo i biologi marini che esamineranno i

fondali del Mediterraneo si troveranno davanti a un

cimitero di guerra.

 

Dovranno tentare di spiegare come siano potute

morire coś tante persone senza che ci fosse un vero

conflitto."