"Da che nasci a che muori
è un migrare nel tempo.
Non ti puoi più fermare
e con te la tua vita.
Allora tutti bisogna migrare,
dall’aurora al tramonto del sole,
costruire una patria speciale,
che potremmo abitare domani.
Tutti siamo migranti spaesati,
dal frastuono di tante parole,
ma ci basta guardare un bambino,
che muore tra le onde di un sogno…
per capire chi siamo, siamo tutti
migranti
e la Terra è la casa di tutti
migranti!
Da che nasci a che muori,
è un migrare del cuore.
Non si può più fermare
se non batte, si muore.
Allora tutti bisogna migrare,
dall’aurora al tramonto del sole,
costruire una patria speciale,
che potremmo abitare domani.
Tutti siamo migranti spaesati,
dal frastuono di tante parole,
ma ci basta guardare un bambino,
che muore tra le onde di un sogno…
per capire chi siamo, siamo tutti
migranti
e la Terra è la casa di tutti
migranti!
Ogni uomo che nasce e poi muore,
ha diritto alla vita nel mondo,
ha diritto a un approdo sicuro,
a una patria di pace comune.
Allora tutti bisogna migrare,
dall’aurora al tramonto del sole,
costruire una patria speciale,
che potremmo abitare domani.
Tutti siamo migranti spaesati,
dal frastuono di tante parole,
ma ci basta guardare un bambino,
che muore tra le onde di un sogno…
per capire chi siamo, siamo tutti
migranti
e la Terra è la casa di tutti
migranti!"
"Siamo
tutti migranti"
Inno
ufficiale del "Festival dei Diritti dei Ragazzi"
2016 |