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povera canapa nostra [povera Italia a pecorina!]
25 volte l'ossigeno di un albero 4 volte la carta da legno cresce in 4 mesi invece di 20 a 50 anni 3 volte più riciclabile
coltivabile dovunque con pochissimo consumo d'acqua il suo fiore intrappola ogni radiazione non necessita di pesticidi
negli stessi Stati Uniti d'America produzione agricola obbligatoria per legge fino al XVIII secolo contadini imprigionati se riluttanti
produce ottimi tessuti corde cinture borse scarpe cappelli a sostituire con molti vantaggi il cotone di canapa primi jeans vele e tele di pittori
dà plastica migliore degli idrocarburi molto più facile da restituire alla natura 10 volte più resistente dell'acciaio se utilizzata per carrozzerie d'auto
ottimo isolante termico per edifici economico flessibile durevole i suoi saponi e cosmetici del tutto ecologici non contaminano minimamente l'acqua
utilissima in oltre 250 malattie reumatismi cuore stomaco spina dorsale epilessia asma insonnia in cancro e AIDS riduce i danni da chemio e radiazioni
alimentare più economico che la soia dal valore proteico dei semi molto alto un olio con due salutari acidi grassi unici come mangime evita sostitutivi ormonali
un momento... qualcosa qui non torna l'Italia già secondo produttore al mondo ne azzera coltura e competenze ma perché? - mopolio e proibizionismo!
a firma di quattro (ir)responsabili William Randolph Hearst John Davison Rockefeller Sr. Andrew Mellon e il Presidente Herbert Hoover
1900 Hearst magnate della stampa proprietario di vaste foreste da carta Rockefeller l'uomo più ricco del mondo grazie a estrazioni petrolifere
Mellon principale azionista della Dupont con brevetto per plastica da idrocarburi il Presidente Hoover sigillo di potere svenduto a legittimare il tutto
la canapa con le sue migliori qualità sia per carta che come biocarburante non concorrente ma nemico numero uno da eliminare facendola illegale
sistematico terrorismo mediatico campagna dopo l'altra chiamanta "droga" ribattezzata marijuana à la messicana e la pubblica opinione è bell'e cotta
deforestazione per farne carta avvelenamenti e cancro da pesticidi mondo inquinato da carburanti tossici oceani mari fiumi distrutti da plasticaccia
vivano finanza e capitalismo selvaggio viva la nostra Italia Stato sovra-no grazie a tutti gli illuminati catto-fascisti il Buon Pastore dia ovile al suo popolo! |
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"Canapa nostra"
Un film documentario
Regia Filippo Maria Grecchi, Francesco Grecchi
Fotografia Filippo Maria Grecchi, Francesco Grecchi
Montaggio Filippo Maria Grecchi, Francesco Grecchi e Chiara Granata
Produzione 2FG Bros. Production finanziata con una campagna di crowfounding
Media partner DolceVita, Terra Nuova
Lingua Originale Italiano e Inglese disponibile anche con sottotitoli in Francese e Spagnolo
Genere Ambiente e territori
2019
Anche su Vimeo 56 min 37 sec
L'assurda e travagliata recente storia di una pianta "sacra" agli umani per le sue qualità e la sua enorme utilità dalla notte dei tempi, di fondamentale importanza per l'evoluzione sociale di specie, nel XX sec all'improvviso osteggiata e "proibita" per speculative ragioni economiche di monopolio.
Affascinante documentario incentrato sul servile comportamento politico dell'Italia, dove la canapa o cannabis ha una lunga storia agricola molto interessante ed una legale ed economica quanto meno scandalosa.
Indiscutibile il suo notevole potenziale produttivo in ambiti industriale, in ambito medico-terapeutico con centinaia di patologie curate, in ambito alimentare quale ottimo mangime per animali da allevamento ed in quello energetico come carburante ecologico.
Coltivata estensivamente e per molte comunità economia di base da Nord a Sud in Italia fino ad importato proibizonismo Made in USA, con gravissime conseguenze politiche per la democrazia e catastrofiche ricadute sociali.
Il fenomeno antico della "cannabis light" fumata non ha nulla a che vedere con quanto sopra, ma viene usato come argomento propagandistico da chi è contro in tutte le battaglie politiche e legali, accomunata stupidamente alle vere droghe pesanti - una regolamentazione e finalmente una sua rilegalizzazione è prossima e certa, soltanto
ancora un po' di pazienza... Il documentario è grido di popolo che vuole verità e giustizia anche su questa ennesima davvero bruttissima storia tutta assurdamente italiana!
Il documentario è sanamente informativo, capace di aiutare a crearsi una opinione personale basata su fatti e non fandonie intimidatorie, strutturato con attenta cura pedagogica in tre distinte parti complementari:
- "La storia della canapa", le principali tappe agricole, industriale e legali dalla preistoria al proibizionismo, in particolare in Italia, dove questa pianta officinale per tanti versi "miracolosa" è stata uccisa per 70 anni costringendoci poi ad importarla, risultato della miopia politica nostrana decisamente autolesiva e propagandistica, piuttosto che "lungimirante", e della nostra assoluta cecità servile filostatunitense in politica estera!
- "Cannabis terapeutica", testimonianze dirette di approfondimento delle terapie a base di cannabinoidi e dei relativi ostacoli giuridico-burocratici a drammatico, ingiusto, disumano, antiscientifico e "anticostituzionale" - questo perché lesivo dei diritti personali e di cura - totale scapito dei pazienti affetti da patologie gravi come della gente comune, ma ad attivo supporto dei guadagni delle aziende farmaceutiche soprattutto straniere
- "Il ritorno della canapa", tappa finale di un percorso ancora aperto, via da pseudoargomenti come la cannabis light, di un'antica tradizione oggi supportata da nuove ricerche scientifiche che rendono giustizia alla pianta riattualizzandola come versatile e multiuso primaria risorsa green in tutto il mondo (solo in Italia restituirebbe circa 200 mila posti di lavoro troppo superficialmente soppressi per puri motivi politico-ideologici). |
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