lonly nights

[l'Inglese notti solitarie

tempi scuri tempi duri...]

 

 

né naturale né artificiale

n'è rimasta d'intelligenza

 

un bel bicchiere di vino

e tutti a nanna!

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

                                   

 

                                   

Ludwig van Beethoven

"Sinfonia n. 9 in re minore

per soli coro e orchestra op. 125"

"Inno alla gioia"

 

1824

qui diretta da Sir Georg Solti nel 2016

 

                                   

 

                                   

 

                                   

L'ultima sinfonia completa del compositore e il suo capolavoro, sicuramente una delle

più conosciute della musica classica, nel canone musicale occidentale la prima sinfonia

adutilizzare voci, da cui anche nota come "la Corale".

 

Commissionata nel 1817 dalla Società Filarmonica di Londra, viene scritta in qualche

mese a cavallo fra 1823-1824 e le parole, nel quarto e finale movimento cantate da

quattro solisti vocali e un coro, saranno prese dall'"Inno" o "Ode alla gioia", di Friedrich

Schiller del 1785 rivisto nel 1803, con aggiunte dello stesso compositore.

 

Eseguita per la prima volta al "Theater am Kärntnertor" di Vienna appena tre mesi dopo

il suo completamento, oggi una delle sinfonie più suonate al mondo, il tema del finale

adottato quale Inno Europeo dai Paesi dell'Unione Europea nel 1972 e la sua partitura

autografa nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO Memoria del mondo dal 2001.

 

                                   

 

                                   

 

                                   

  An die Freude

 

O Freunde, nicht diese Töne!

Sondern laßt uns angenehmere

Anstimmen und freudenvollere.

Freude! Freude!

 

Freude, schöner Götterfunken,

Tochter aus Elysium,

Wir betreten feuertrunken,

Himmlische, dein Heiligthum!

 

Deine Zauber binden wieder

Was die Mode streng geteilt;

Alle Menschen werden Brüder,

Wo dein sanfter Flügel weilt.

 

Wem der große Wurf gelungen,

Eines Freundes Freund zu sein;

Wer ein holdes Weib errungen,

Mische seinen Jubel ein!

 

Ja, wer auch nur eine Seele

Sein nennt auf dem Erdenrund!

Und wer's nie gekonnt, der stehle

Weinend sich aus diesem Bund!

 

Freude trinken alle Wesen

An den Brüsten der Natur;

Alle Guten, alle Bösen

Folgen ihrer Rosenspur.

 

Küsse gab sie uns und Reben,

Einen Freund, geprüft im Tod;

Wollust ward dem Wurm gegeben,

Und der Cherub steht vor Gott.

 

Froh, wie seine Sonnen fliegen

Durch des Himmels prächt'gen Plan,

Laufet, Brüder, eure Bahn,

Freudig, wie ein Held zum Siegen.

 

Seid umschlungen, Millionen!

Diesen Kuß der ganzen Welt!

Brüder, überm Sternenzelt

Muß ein lieber Vater wohnen.

 

Ihr stürzt nieder, Millionen?

Ahnest du den Schöpfer, Welt?

Such' ihn überm Sternenzelt!

Über Sternen muß er wohnen. 

 

  Inno alla gioia

 

O amici, non questi suoni!

ma intoniamone altri

più piacevoli e più gioiosi.

Gioia! Gioia!

 

Gioia, bella scintilla divina,

figlia dell’Elisio,

noi ci accostiamo ebbri d’ardore,

o Divina, al tuo sacrario.

 

I tuoi incanti tornano a unire

ciò che gli usi rigidamente divisero;

tutti gli uomini diventano fratelli,

dove posa la tua ala soave.

 

L’uomo che ha ottenuto dalla sorte

di essere amico a un amico,

chi conquistò una donna leggiadra,

esulti con noi!

 

Sì, chi anche una sola anima

possa dir sua sul globo terrestre!

Chi invece non lo poté mai, lasci

furtivo e piangente questa confraternita!

 

Tutti gli esseri bevono gioia

ai seni della natura;

tutti i buoni, tutti i malvagi

vanno per il suo sentiero di rose.

 

Ci diede l’amore e il vino,

ci diede un amico di provata fedeltà;

La voluttà fu concessa al verme,

e il cherubino sta davanti a Dio.

 

Lieti, come i suoi astri volano

attraverso lo splendore della volta celeste,

percorrete, fratelli, la vostra strada,

gioiosi, come un eroe verso la vittoria.

 

Abbracciatevi, moltitudini!

Questo bacio al mondo intero!

Fratelli, sopra la volta stellata

deve certo abitare un padre amorevole.

 

Cadete in ginocchio, moltitudini?

Intuisci il tuo creatore, mondo?

Cercalo sopra la volta stellata!

Sopra le stelle deve abitare.