Il
video, realizzato dall'I.N.G.V. - l'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia nel 2001 - sta tornando virale in
questi ultimi giorni,
dato da recenti misurazioni risulta che
a 7-8 chilometri km di
profondità sotto il
vulcano dei Campi Flegrei (tra i più pericolosi
del mondo, magma, ceneri e lapilli di 39 mila
anni fa addirittura
ritrovati in Groenlandia e Russia!) vanno accumulandosi gas e
magma,
sia per le sue eruzioni di tipo esplosivo, sia per la finora
sottovalutata mancanza
nell'area di vie di fuga adeguate per
mettersi in salvo in tempi utili se si arrivasse ad
una evacuazione
della popolazione locale interessata dall'evento, in totale circa
1 milione 300 mila cittadini, 500 mila in zona rossa e 800 mila in
zona gialla!
A conferma dei dati scientifici la zona,
da sempre soggetta a
fenomeni di bradisismo, colpita da uno sciame sismico di circa
80
scosse di terremoto, due delle quali le più alte avvertite ai
Campi Flegrei negli ultimi
40 anni, epicentro in mare a circa 3
chilometri di profondità, distintamente avvertite anche
a Napoli
creando molta paura.
Il video mostra chiaramente come, in caso
d'eruzione ai Campi
Flegrei, la devastazione avverrebbe in soli 10 minuti -
l'esplosione,
la lava cola e invade le zone abitate già bombardate da detriti, uno
scenario
catastrofico, anzi apocalittico, purtroppo non più
solo ipotetico ma del tutto plausibile e
probabile sempre secondo
l'INGV, la cui ricerca di monitoraggio e sorveglianza sismica
indica lo sviluppo più critico "un'eruzione come quella del Monte
Nuovo" del 1538, la
più recente delle oltre 70 eruzioni esplosive
nei Campi Flegrei e la meno violenta di
quelle avvenute in lontani
passati, prima fra tutte quella sopra citata di 39 mila anni
fa.
Cosa succederebbe e quali zone "a rischio
eruzioni" sarebbero
colpite ai Campi Flegrei con o senza un piano di evacuazione
risulta evidente dall'animazione,
simulazione che mostra
un'evoluzione degli
aumenti di temperatura dei gas attraverso due
isosuperfici - l'esterna capace di
raggiungere i 100°C e l'interna
addirittura fino a 350°C - pochi minuti
basterebbero per
distruggere, anzi annientare, interi quadranti dell'area a Ovest di
Napoli, cose, costruzioni,
infrastrutture e ogni forma di vita,
natura, animali e persone.
E ricordiamoci che qui ci stiamo
limitando ai Campi Flegrei,
quindi non prendendo affatto in considerazione una eventuale
eruzione del vulcano del Vesuvio... |