Da
"Mussolini ha sempre ragione
I
Decaloghi del fascismo"
Curatore Carlo Galeotti
Stampa Alternativa, 2020
Uno degli slogan piů diffusi
nel Ventennio, scritto al solito ovunque e a grandi lettere, e
una speciale biografia del Duce per le scuole
che
terminava cosě:
"Il Duce ha del divino, l'opera
meravigliosa e fulminea di
demolizione, di selezione e
riedificazione appartiene a Lui, a Lui
soltanto.
La Sua volontŕ č senza limiti, il
Suo coraggio annulla la paura, il
Suo cuore č sintesi di 40 milioni
di cuori, la Sua mente č somma
di menti elette;
Benito Mussolini č Universale."
"Nella propaganda di un regime
reazionario di massa come quello mussoliniano, i
decaloghi occupano un ruolo
chiave:
condensano in massime brevi e
chiare lo stile di vita dell'uomo nuovo fascista.
Elementare strumento di formazione
e controllo delle coscienze rivolto al popolo, il
decalogo č ripreso, come il
catechismo, dalla tradizione religiosa, ma ha anche altri
precedenti nella Rivoluzione
francese.
La propaganda fascista ne abusň.
Oltre a quello, celeberrimo, di
Leo Longanesi (per il quale 'Benito Mussolini ha sempre
ragione'), altri decaloghi si
moltiplicano per le piů varie categorie:
balilla e militi, piccole italiane
e donne, imprenditori, madri, coloni dell'Africa Orientale,
ma anche sposi e puerpere, pedoni
e ciclisti...
Raccogliendo materiale spesso
trascurato, Carlo Galeotti esplora con efficacia modi e
metodi dei decaloghi fascisti, che
vengono inseriti nel loro contesto storico e
commentati.
Ne esce un catalogo curioso, che
illumina la natura profonda del totalitarismo all'italiana
- ma anche la velleitŕ di certe
sue ambizioni.
In appendice al libro, il
'Vade-mecum del perfetto fascista' di Leo Longanesi che contiene
il decalogo, anzi l'endecalogo
elaborato dal grande giornalista.
Č l'esempio piů significativo e
importante di questi materiali, che servivano a indottrinare
gli Italiani durante il Ventennio
fascista.
Il 'Vade-mecum del perfetto
fascista' rappresenta inoltre un'interessante testimonianza di
un clima culturale, di una
temperie sociale e politica che ha visto gli Italiani osannare
Benito Mussolini." |