Il Fascismo investe nella propria
legittimazione politica e culturale creando miti,
credenze e valori culturali
attraverso un uso strumentale della storia, vicina e lontana,
come il Risorgimento, la Grande
Guerra e l'Impero Romano, come tipico di ogni regime
totalitario.
Questo atteggiamento del Fascismo
verso il passato rivela la natura eclettica della sua
ideologia e della sua cultura, un
intreccio denso di implicazioni tra la produzione
culturale "alta" e cultura diffusa,
tutto comunque teso alla ridefinizione dell'identitą
nazionale.
Nel Fascismo il mito eroico si
sviluppa nell'ambito trinitario "Capo-Nazione-Popolo",
per cui l'individuo deve lasciarsi
spogliarsi della ragione per disporsi a tutto credere,
una obbligatoria operazione
funzionale alla creazione l'uomo nuovo fascista.
Perché il Fascismo il mito Č la
realtą, anzi PIŁ reale della realtą stessa, supportato
da concezioni di "capo", "nazione",
"potere" e "violenza" di un immaginario fantastico
che trascende la storia, l'idea di un
passato mitico che ispiri all'eroico rovesciamento
di un presente corrotto verso un
futuro redento dalla forza.
Il Fascismo una feconda fucina di
inedite mitologie politiche, enfatizzando il ruolo del
mito e dell'inconscio dalle idee di
Borges e Freud su "Io", "violenza" e "sacro" e dalla
idealizzazione mitologica della
violenza e dei violenti in relazione alle vittime.
Nonostante il Fascismo voglia dare di
sé l'immagine di cultura protesa alla modernitą,
esaltando una "cesura netta" tra sé e
il resto della storia d'Italia, la sua pedagogia
totalitaria deve comunque scontrarsi
con una societą tradizionalista imperniata sul
culto del passato, da cui, pur
rivendicando la propria originalitą, la necessitą di
presentarsi come punto d'arrivo di
una gloriosa storia millenaria, incarnazione suprema
d'Italianitą e sentimento
patriottico.
Agganci con il passato si faranno
martellanti negli Anni Trenta, quando l'aggressiva
politica estera del Fascismo e
conseguente mobilitazione bellica porteranno a una
sempre crescente "militarizzazione
della cultura", le decisioni del presente sbocco
ineluttabile di un "destino" futuro
gią scritto nel DNA della nazione, i richiami al passato
a dare legittimazione e forza
simbolica a una politica imperialistica. |