"caro amico"

[intellettuale impegnato schierato

provocatorio polemico amodiato]

 

 

mi scrivo

 

 

ascrivo

inscrivo

 

circoscrivo

descrivo

 

 

prescrivo

proscrivo

 

trascrivo

sottoscrivo

 

 

da riscrivermi

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Diciamo di noi stessi continuamente, attraverso pensieri parole

citazioni immagini disegni fotografie musiche filmati, la mente lì a

proteggerci con stretti "passaggi" quasi impenetrabili, "barriere"

quasi insormontabili, aree di massima sicurezza vigilate e difese,

dove vanno a nascondersi le nostre paure.

 

Destini condivisi e no, segreti inconfessabili, emozioni attrazioni

sogni, misti contrastanti anche ingestibili, zone di luce e d'ombra,

l'inosservato e il dimenticato, dentro manipolazioni peggiori che

da fuori, un equilibrio da trattare con delicatezza, per non perdere

il senso di protezione che ci fa sentire a casa almeno in noi stessi.

 

 

Parlare "di" sé stessi una cosa, "a" sé stessi un'altra, scriversi una

lettera fa bene, una lettera d'amore, parlarmi della mia vita, dirmi 

bravo o darmi dello stronzo, chiarirmi la mente sui tanti voglio-

vorrei-non-vorrei, l'indefinibilmente mondo dei pensieri afferrati e

nell'attimo fermati trasparenti e nitidi, perché pensare e scrivere

non è la stessa cosa.

 

Scelte, situazioni vissute, stati d'animo, atteggiamenti miei, d'altri,

pregiudizi, aspettative, sensazioni, senza risentimenti o rimpianti,

fatto e non riuscito, meriti e fallimenti, bene e male, comico e

tragico, illusioni e dissuasioni, sentimenti espressi e no, rischi e

reazioni, scuse e alibi, attenzioni e attrazioni, affetti anche infetti.

 

 

Dare il meglio di me agli altri lo posso solo se sto bene con me

stesso, altro che egoismo - se non realizzo i miei sogni, se non

appago i miei desideri, se non mi dedico del tempo, se non faccio

quello che amo e amo quello che faccio, con quale energia buona

potrò trasmettere agli altri entusiasmo, fiducia, autostima?

 

Quando la stanchezza pesa e toglie lucidità, fermarmi un attimo,

volermi bene, prestarmi attenzione, dedicarmi tempo, guardarmi

ascoltarmi, riprender consapevolezza, atti d'amore e di cura,

esprimere i miei stati d'animo produce buona energia anche da

dare agli altri, ci metto impegno, almeno faccio del mio meglio.

 

 

Mi riconcilio con la vita, la mia voce scrittura onesta e schietta,

senza buonismi freni inibizioni, sensazioni sentimenti esperienze,

mi libero cambiando prospettive, m'osservo da fuori, do spazio a

dolore pena e gioia, malessere benessere, ricordarmi bambino

adolescente adulto, insegnarmi per imparare a reimparare.

 

Scrivo a me stesso, mi guarisco con la mia storia di passati

presente possibili futuri, la mia verità una fra tante, penso rivivo

scrivo vivo, conoscermi e ri-conoscermi, volermi bene per potere

voler bene all'altro, amarmi per saper amare, autentico e grato,

pronto all'abbraccio, darlo e riceverlo, nudo senza imbarazzi.