I tre macachi giapponesi
Le tre scimmie sagge dell santuario
Tōshō-gū a Nikkō, Giappone,
sono a massima iconografica ad
incarnare il proverbiale principio
"non vedere il male, non sentire
il male, non parlare del male".
見ざる Mizaru per "non vedere" si
copre gli occhi,
聞かざる Kikazaru per "non
sentire" si copre le orecchie,
言わざる Iwazaru per "non parlare"
si copre la bocca
(fuori dal Giappone le scimmie
chiamte anche Mizaru, Mikazaru
e Mazaru, gli ultimi due nomi
semplicemente corrotti dagli
originali giapponesi, aggiunta molto
più tardi e di nome
sconosciuto la quarta si copre i
genitali, forse un "non la do" o
piuttosto "non rompete le palle"...).
小泉 八雲 Yakumo Koizumi,nato
Πατρίκιος Λευκάδιος Χέρν
Patríkios Lefkádios Chérn o
Patrick Lafcadio Hearn, scrittore
traduttore e insegnante
anglo-giapponese di origine greco-
irlandese riferisce a loro come "le
tre scimmie mistiche".
Della massima esistono due
interpretazioni divergenti, quella
originale della tradizione buddista
dell'evitare pensieri e azioni
malvagi e quella tutta borghese
occidentale del come affrontare
l'ingiustizia, la prepotenza e
l'indecenza "chiudendo un occhio",
"tappandosi le orecchie" o, meglio,
"tappandosi il naso", cioè
vigliaccamente facendo finta di
non vedere e non sentire ciò
che succede intorno, non
accorgersene, e omertosamente
non
parlando, per evitare di venire immischiato come testimone
in
"fatti che non mi riguardano". |