La Repubblica online, 27 maggio
2023 17:14
I fascisti strizzano l'occhio all'"evasione
in
cambio
di voti"
"La responsabile Lavoro dei Dem
[Cecilia Guerra, economista,
deputata, ex sottosegretaria]
critica le parole pronunciate dalla
premier a Catania durante il comizio
di chiusura a sostegno del
candidato della destra alle Comunali.
Le tasse paragonate al 'pizzo di
Stato' sono un messaggio politico
chiaro di Giorgia Meloni:
è lo scambio tra la tolleranza ad
evadere in cambio del consenso
politico.
Non a caso l'ha detto in campagna
elettorale.
... un fatto grave".
Quindi per Meloni far pagare le tasse ai
"piccoli commercianti"
sarebbe "pizzo di Stato", associando di
fatto l'attività dello Stato
- qualunque opinione se ne abbia - a
quella delle mafie.
Questo legittimato da una sua presunta
"serrata lotta all'evasione"
tutta focalizzata però su "grandi imprese
e grandi frodi", perché la
lotta "si fa dove sta davvero evasione",
le big company, le banche,
che tradotto significa "far pagare le
tasse al proverbiale piccolo (?)
commerciante è estorsione mafiosa",
inoltre detto proprio in
Sicilia dove commercianti onesti
patiscono quotidianamente e
lottano
contro il purtroppo tragicamente reale pizzo alla mafia.
Un nemmeno sottinteso "evadere è
legittimo", altro passo nella
strategia di depenalizzazione della
fantomatica "evasione di
necessità", dei condoni fiscali e penali,
eliminazione delle multe
per il rifiuto di piccoli pagamenti con
POS, azioni o intenzioni
ipocritamente giustificate da un "non voler disturbare
chi vuole
fare" (I?) o, meglio chi "si da da
fare", fregando la Comunità .
I Cittadini contributori onesti
contestualmente addirittura fatti
zimbello, perché, in altre parole, voi
cittadini avete votato, ora
"non disturbate il governo del fare" e,
soprattutto, voi
idioti, che
le tasse
le pagate, "lasciate fare in pace a chi vi sta rubando!".
Un messaggio quello della Presidente
del Consiglio eversivo nella
forma e nei contenuti, guarda caso
incastonato nel suo comizio di
chiusura a Catania
della campagna elettorale della Destra per le
Amministrative in
Sicilia, insieme a Salvini e Tajani, lnoltre
trasmesso in diretta a livello nazionale dalla
"nuova" RAI su
RaiNews24, in sfrontata e poi anche giustificata
violazione della
par condicio e del pluralismo.
Dire che sia una "gravissima violazione"
e "vergogna assoluta", in
uno spazio del servizio pubblico il cui
direttore è in quota Fratelli
d'Italia, non basta, la Sinistra accusata
di essere "nervosa" per la
paura di perdere la sua egemonia
culturale...
Qui si tratta di una Destra che
dichiaratamente aspira a e passo
dopo passo va consolidando a sé
un'egemonia di potere, con la
solita stronzata di Salvini "Io non faccio i
palinsesti" (in casi clinici
disperati come il suo, forse una piccola
lobotomia di resettaggio
ad ogni inclassificabile presa per il
culo potrebbe aiutare?).
Comunque l'AGCOM reagirà al riguardo, il
servizio "pubblico" mai
precipitato così in basso nella
"parzialità" politica, sott'attacco lo
Stato di diritto, dunque non solo "TV di regime", ma vere e proprie
"prove
di regime" politico - totale, come ai "vecchi" tempi! |