Beh, poi non è che la cosa rimanga proprio lì...
In tempi molto più recenti - non tanto
"bianchi", quanto piuttosto
"neri" - nell'Italia del
Ventennio Fascista,
dagli Anni '30- ai '40,
Benito
Mussolini sceglie di persona
e caldeggia non a caso
per
la propria ideologia
uno stile artistico ed un
linguaggio visivo
che
rifaccia allo smisurato potere
e alla autogena "gloria" della Roma
Imperiale.
Anche lui naturalmente cadrà e sguazzerà nel
mito
del
bianco
antico
prendendolo come
"verità storica"
e
facendolo a
modello
per il gusto estetico di intere
generazioni.
Quell'Italia
spaventosamente falsa ed anemica
continua
a perseguitarci e ad influenzarci ancora oggi -
la "nuova
Italia"
rinata
ad
immagine e
somiglianza dell'antica
Roma, cioè bianca
di
travertino.
Basti guardare all'EUR,
pianificata sede della - grazie
alla disgraziatissima guerra mai avvenuta -
Esposizione
Univerale
di Roma del 1942, poi
nuovo Quartiere
della
Capitale,
totalmente
bianca
di marmi e altrettanto
bianca di statue monumentali,
addirittura bianca di
enormi cubi architettonici
fra cui spicca
quello perfetto
del cosiddetto
"Colosseo Quadrato".
Sicuramente
una grande opera innovativa
collegata
agli
ideali
- per
scopi ideologici e politici
- dell'antica
"tradizione romana",
solo che questa era, anche in senso
estetico, pirotecnicamente
colorata
in veri arcobaleni
strasaturi di pigmento e mai
vampiramente sbianca...:
peccato che gli abbia detto male pure lì! |