Ennesima riprova di
quanto profondamente
l'"episteme" giudaico-
cristiana invada,
impregni e deturpi
ancora oggi, anche se pur
a volte
incosciamente
e, quindi, ancora
peggio, nostro malgrado,
tutta la conoscenza umana di noi occidentali.
Cosě tanto che, dopo
duemila anni di totale indottrinamento
e condizionamento mentale,
liberarsene per saper tornare
ad
un pensiero davvero
"libero"
sembri
ormaiquasi impossibile
.
"Epistčme"
- dal Greco έπιστήμη, qualcosa
"che si tiene su da sé"
- a indicare una
conoscenza "certa e incontrovertibile"
delle
cause
e degli effetti del divenire.
Insomma un
sapere su fondamenta
"cosě certe da
essere ritenuto
al di sopra di
ogni possibilitŕ di dubbio",
solo che l'espressione
dovrebbe oggi limitarsi
alla "scienza" o, meglio, allo studio
storico e
metodologico della scienza.
Invece noi uomini moderni amiamo cosě
tanto lasciarci
oscillare,
in bilico nell'assurda contraddizione
di,
da una parte,
una vita
di fatto sempre piů
"materialistica" e,
dall'altra,
la piů totale
immersione in una arcaica "superstizione"
di carattere religioso,
nella
segreta speranza di un sempre piů palesemente
improbabile
"al-di-lŕ"
della realtŕ.
Politica e religione ci confortano
dal canto loro in questa
disastrosa confusione
esclusivamente ad ovvio proprio vantaggio
nel
mantenimento del potere,
mettendocela subdolamente
tutta
per
consolidare i miti e crearne anzi sempre di nuovi.
Linguisticamente
abbiamo appena visto come "goddamn"
- con una nutrita serie di
varianti, tra cui
goddam, goddammit,
goddamned, goddamning,
goddamns, goddams, goddard,
goddaughter,
goddaughters -
sia
un semplice
"rafforzativo"
per
esprimere frustrazione, rabbia o disgusto.
E come
"God-damned",
significhi
letteralmente "(con)dannato
da Dio", traducibile in un
Italiano piů corrente in "dannazione",
"dannato" o
"maledetto" e basta,
come nelle banali espressioni
"ho un dannato
mal
di testa", "che maledetto pasticcio",
mal
di testa e pasticcio che nessuno mai si
sognerebbe di definire
"divino", parafrasando in "ho un
'divino' mal di testa" o "che
pasticcio 'di dio'", piuttosto "del diavolo"!
(fossero sinonimi...).
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