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Una introduzione |
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Il cosiddetto "Comunismo" |
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come lo conosciamo oggi |
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Dal "Socialismo" nasce |
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"Comunismo" moderno |
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e "Anarchismo" |
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Il "Socialismo" č un insieme di ideologie, dottrine, orientamenti e movimenti politici tutti mirati a trasformare la societŕ verso una totale uguaglianza sociale, giuridica ed economica dei Cittadini attraverso il superamento delle classi sociali e la riduzione o soppressione della proprietŕ privata sui mezzi di produzione e scambio commerciale.
"Socialismo" cessa di essere sinonimo di "Comunismo" alla pubblicazione nel 1848 del cosiddetto "Manifesto del Partito Comunista", nel quale i filosofi tedeschi Karl Marx e Friedrich Engels distinguono fra Socialismo cosiddetto "utopistico" e Socialismo cosiddetto "scientifico".
A quest'ultimo, chiamato "Comunismo", nell'Associazione Internazionale dei Lavoratori o "Prima Internazionale" si contrappone l'altra dottrina socialista, quella dell'"Anarchismo", in forte polemica fino alla prima scissione del 1871-1872. |
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Dal "Socialismo rivoluzionario" i Partiti Comunisti dal "Socialismo riformista" i Partiti Socialisti |
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I Partiti Marxisti della "Seconda Internazionale" continueranno ad essere comunque denominati "Socialisti" fino a dopo la Rivoluzione Bolscevica del 1917, quando Vladimir Ilyich Lenin costituirŕ, nel 1919, la "Terza Internazionale".
I Socialisti rivoluzionari si organizzeranno in Partiti Comunisti e i Socialisti riformisti in Partiti Socialisti, allontanandosi sempre piů dal Marxismo - e decisamente dal Leninismo - per inserirsi nei vari sistemi democratico-borghesi nazionali, tornando all'utopismo pre-marxista con i loro movimenti Socialismo Democratico, Socialdemocrazia e Socialismo Liberale.
Alla fine del secolo scorso il pesante crollo ideologico del Comunismo, cui contribuiscono piů che attivamente Capitalismo e Conservatorismo occidentali a salvaguardia dei propri interessi, riporterŕ gli stessi Partiti Comunisti, in particolare quelli europei, al tante volte rinnegato "riformismo", integrando anch'essi nei sistemi democratico-borghesi.
Nell'Era Post-Comunista la vasta scia socialista va addirittura a comprendere da Cristianesimo Sociale e Socialismo Cristiano, Socialismo Libertario e Liberalismo Sociale a Eco-Socialismo, Conservatorismo Sociale, Socialismo Nazionale e Destra Sociale... |
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L'originario Socialismo "utopico" e la teoria "scientifica" di Karl Marx |
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Il Socialismo cosiddetto "utopico" si sviluppa in Europa come moderno pensiero socialista fra il XVIII e il XIX sec, senza neppure chiamarsi tale (č Marx a denominarlo cosě perché troppo "ideale", distinguendolo dal suo Socialismo "scientifico", basato su analisi socio-economiche).
L'originario Socialismo, sia francese che britannico, vuole riorganizzare societŕ e politica in uno spirito di giustizia sociale attraverso la socializzazione delle risorse economiche ed il suo valore viene apertamente riconosciuto anche da Marx ed Engels nel Manifesto del Partito Comunista del 1848.
La nuova teoria marxista, pur criticando quest'ipotetica societŕ per il riduttivo ruolo datovi alla classe lavoratrice o "proletaria" (il "Proletariato" come classe sociale storicamente autonoma non viene infatti riconosciuta dal Socialismo utopico), ne adotta comunque le proposte dell'abolizione di proprietŕ privata, famiglia, contrapposizione fra cittŕ e campagna nonché la collettiva amministrazione della produzione.
La teoria di Marx completa quella utopistica immettendovi un proletariato "industriale", promotore di profonda trasformazione sociale, non piů attraverso riforme, ma una lotta rivoluzionaria, la sola in quest'ottica capace di ribaltare i rapporti economici tra operai e capitalisti.
Anche il Comunismo č quindi un insieme di idee economiche, sociali e politiche tese a realizzare una struttura sociale egualitaria, fondata su comunanza dei mezzi di produzione e organizzazione collettiva del lavoro, fine di fatto condiviso tanto da Marxisti quanto Anarchici, Cristiani, Utopisti, Trotzkisti, Leninisti e Libertari.
Ovunque perň applicato e sperimentato il Comunismo genererŕ per lo piů forme sociali affatto comunistiche (vedi ad esempio lo Stalinismo!) fino a degenerazioni dell'economia di mercato post- comuniste con sempre piů evidenti squilibri sociali.
Proprio per evitare un tale processo, alla visione del Marxismo l'Anarchismo aggiunge la necessitŕ di un dissolvimento dello Stato repressivo come ad oggi conosciuto, sostituito da uno "popolare libero". |
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Il cosiddetto "Cristianesimo" |
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come lo subiamo ancora oggi |
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Quel che resta |
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della originaria utopia comunista |
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cosiddetta "cristiana" |
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Che la religiositŕ o "senso del sacro" nasca dalla timorosa curiositŕ degli umani di fronte all'incognito non dovrebbe oggi sollevare troppe critiche, come piů che ovvia appare attraverso i secoli la voluta confusione, sistematicamente alimentata dai diretti interessati, tra i concetti di "credo", "religione" e "Chiesa"...
Religione e Chiesa, Testi Sacri e Storia restano ancora oggi - e forse piů che mai - purtroppo sinonimi nella brodaglia di voluta ignoranza di massa ad opera di una Chiesa Cristiano-Cattolica Romana, palesemente "non piů dei poveri e degli oppressi", senza potere e ricchezza, come anche riscoperta e ribadita dal Concilio Vaticano II e da cui perň poi ci si riallontana, quanto piuttosto e "sempre piů dei ricchi e dei potenti".
Molti anche al suo interno non esitano ad accusarla apertamente di aver rinnegato se stessa ed aver tradito il proprio "Eu-angelo", la "Buona Novella", diventando cosě una "Chiesa dei privilegi", vergognosamente ricca, salvo rare eccezioni di singoli o di piccoli gruppi, pronta a parteggiare per il potere, qualunque putridume rappresenti ovvero a non criticarlo, vigliaccamente e opportunisticamente tacendo - recentissimi ed eclatanti esempi anche nel nostro Paese lo confermano.
La protesta č tanto forte quanto con veemenza negata e spesso con violenza repressa:
- contro la prostituzione di una "religione capitalista e di mercato"
- contro la progressiva corrosione della legalitŕ
- contro la crescente concentrazione del potere sui media
- contro l'omertŕ della Gerarchia Ecclesiastica su oppressioni e soprusi propri e altrui
- contro, al di lŕ della retorica dei discorsi ufficiali, l'indifferenza di fronte alle ingiustizie
- contro l'appiattimento ad una politica demagogica. |
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Il Cristianesimo "primitivo" e quello odierno (se mai lo si possa ancora chiamare cosě...) |
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Il Cristianesimo odierno, pletorico e deturpato da due millenni di ininterrotte manipolazioni strumentali a legittimare un arrogato "potere spirituale" poi addirittura diventato "temporale" (!) da parte delle sue innumerevoli Chiese, prima ed in assoluto peggior esempio quella Cattolica (Pseudo-)Apostolica Romana, va progressivamente perdendo molto del suo originario ascendente sulle masse oppresse di tutto il mondo.
Anche nei Paesi tradizionalmente osservanti questa religione non ha piů la forza di regolare i comportamenti dei singoli, ad eccezione di pochi adepti, né tanto meno la capacitŕ di governare l'etica e la morale dell'intera societŕ, diventando nella realtŕ quotidiana del tutto irrilevante.
Il Cristianesimo "primitivo" č tutt'altra cosa e le sue origini storiche hanno l'innegabile fascino di un intreccio fra mito e storia, in cui il protagonista risulta tanto uomo reale quanto leggenda religiosa, ma verrŕ nel tempo di volta in volta interpretato e reinterpretato, adattandolo strumentalmente a fini di potere e censurandone addirittura qualsivoglia interpretazione fuori del coro, bollata come "eretica".
Non a caso la stragrande maggioranza delle lettere neo- testamentarie conservate sono quelle di Shaul di Tarso detto "Paolo" e della "sua" corrente ideologica. |
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La ruffiana falsificata e falsificante cosiddetta "Dottrina Paolina" |
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La cosiddetta "dottrina paolina" prevede in effetti la totale accettazione dello status quo delle disuguaglianze ed ingiustizie sociali:
- giustificandole attraverso una concezione pessimista degli umani e della loro "naturale inclinazione al male"
- dimostrando, attraverso la riproposizione del "mito del cosiddetto peccato originale", come in questa vita qualsivoglia azione umana sia condannata a fallire
- lasciando quale unica speranza di liberazione e di felicitŕ un altro mondo a venire, "una nuova vita dopo questa".
Un'ideologia vergognosamente opportunista, abilmente coniata ad hoc per rispecchiare il misero stato reale dei fatti all'epoca, in cui potersi facilmente riconoscere, dato che ogni tentativo di realizzare la propria liberazione e felicitŕ viene allora sistematicamente contrastato e represso dallo strapotere di Roma. |
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Una Chiesa miseramente prostituita corruttibile corrotta e corruttrice |
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La "Chiesa" di oggi č:
- una "Chiesa di Cesare", non certo "di Dio"
- di un Occidente cinico, ricco e potente
- promotrice di una religione civile che, prepotente essa stessa, finge di opporsi alle prepotenze
- severa con i piccoli e rinunciataria davanti ai grandi di turno, avallandone di fatto le scelte e discriminando deboli e minoranze
- oscurantista di dogmi e principi
- chiusa nei suoi palazzi e orizzonti
- pronta a mortificare l'amore con prediche da alti pulpiti per poi abissarsi nelle perversioni piů odiose
- riverente, remissiva e ruffiana, con il suo silenzio omertoso non osa per paura di perdere il favore dei potenti
- dedita piuttosto ad una sporca diplomazia che baratta, calcola e svende, basta che la contropartita ne valga la pena
- fuori dubbio non super ma sub partes.
Da dimenticare ogni "fraintendimento":
- da dimenticare una "Chiesa dei poveri" e dei folli d'amore, come Francesco di Assisi e Giovanni XXIII!
- da dimenticare la "Lettera a una professoressa" di Don Lorenzo Milani e dei ragazzi di Barbiana!
- da dimenticare la Teologia della Liberazione e i preti guerriglieri, come Padre Camilo Torres!
- da dimenticare i preti partigiani e operai, come l'Abbé Pierre e i suoi Compagnons d'Emmaüs...
Avanti tutta e piů che mai invece con il "vero" Vangelo, quello dei fatti e dei misfatti, quello dei fanatici e delle persecuzioni, quello dei truffatori e deli affari sporchi, ipocriti, il "vangelo di Mammona", quello degli "avanti tutta" di millenaria tradizione:
- avanti tutta con la "Madre Chiesa Universale" di sempre, che cioč non discrimini i "poveri ricchi"
- avanti tutta con una Chiesa che sappia senza esitazioni schierarsi, come a fianco del dittatore di turno, sia un Adolf Hitler, Benito Mussolini, Francisco Franco o Augusto Pinochet, omettendo qui - e non per dimenticanza - altri "unti del signore casarecci" dei nostri tempi.
- avanti tutta con una Chiesa che riesca coerentemente a mantenersi "pura da eresie", magari processando e ridicolizzando un Galileo Galilei, torturando e bruciando vive presunte streghe, ivi compreso un Giordano Bruno, umiliando e ghettizzando Ebrei, brutalmente perseguitando e sterminando Cŕtari et alteri, ancora non sazia e arrogantemente "superiore" contaminando, saccheggiando e distruggendo culture e credi di altri nel mondo intero. |
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Dimentichiamo
la Chiesa degli "Ultimi" e dei "Poveri"
la Chiesa dei "Deboli" e degli "Oppressi"
la Chiesa dei "Nudi", degli "Affamati" e "Assetati"
la Chiesa dei "Puri" e dei "Buoni"
la Chiesa dei "Giusti" e del "Perdono"
la Chiesa del "Buon Padre" e dell'"Amore "
la Chiesa dell'"Inclusione" e della "Condivisione"
iinsomma l'unica, "vera 'Ecclesia' delle origini" cosě genuinamente Umana e oltraggiosamente "Comunista"... |
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La "Chiesa delle Beatitudini" |
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č soltanto un equivoco! |
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