A parte l'uso
inutile di termini stranieri
qualora ne
esistano
di
italiani altrettanto "efficaci,
c'č poi un
grandissimo numero di
parole
facilmente oggetto di
"fraintendimento"
e
loro conseguente
uso improprio,
soltanto perché
suonano
"simili"
alle nostre
tuttavia in
Inglese
di tutt'altro
"significato".
Per non parlare
dei piů correnti puri
errori grammaticali
nell'(ab)uso
di "anglicismi":
-
mettere
la
"s" del plurale ("fan",
mai "fans"!,
semmai
"il" fan,
"delle" fan, a definirne precisione numero e
genere con i nostri
articoli
e preposizioni
-
omettere
la
"'s" del cosiddetto
"genitivo sassone",
mostrando
quindi chiaramente di
non capire
la
subordinazione
delle parole
-
confondere
sostantivi
con aggettivi, dove l'"aggettivante"
viene
messo
"prima" del sostantivo,
falsando del tutto e anche
goffamente il
concetto.
Nel
campo scientifico
e, soprattutto, nell'informatica
l'Inglese
domina, ma da notare č come
molti
dei
termini
derivino di fatto
dal
Latino, adottati nel tentativo
di
"umanizzare" le macchine,
"deumanizzando" allo
stesso tempo la incomparabile
ricchezza,
complessitŕ e capacitŕ
di pensiero
e di espressione degli umani.
Il
forzato adattamento al ribasso
dell'utente alla
macchina,
fa del
nostro misero
"calcolatore"
elettronico l'"onnipotente"
computer
(ordinateur
in Francese, computador
in Spagnolo) riempiendolo di
"misticismi" e
mistificazioni di concetti e parole
a fini puramente
commerciali, cosě
pad
diventa tutt'altro che la
"tavoletta"
giŕ usata
2500 anni fa dai Romani e ancor prima dai popoli medio-orientali
per scriverci sopra...
E l'"onnipresente"
phone sempre "di ...
(pen)ultima
generazione"
giŕ quando lo acquisti,
sempre piů smart
("intelligente"
un corno,
č un "calcolatore"!), con
sempre piů memory
(la
"memoria"
č
tutt'altra cosa!),
sempre piů hyper,
(solo l'umano ha il vero
"pensiero
associativo"),
sempre piů multimedial
(quando solo noi
apprendiamo e comunichiamo "attraverso
piů sensi e
mezzi"),
sempre piů
interactive (socialamente
"inter-attivi"
sono solo gli
animali - tra cui noi
stessi - e alcune
piante,
esseri "viventi")...
"Confusione" ma, soprattutto,
"manipolazione" delle
idee
attraverso le parole, una
"colonizzazione" mentale,
che, senza
accorgercene, ci porta a
"disistimare"
noi stessi e
quell'incommensurabile
patrimonio linguistico, di
pensiero e
comunicazione
che abbiamo ereditato con
il nostro Italiano!
Ci sarŕ pure una qualche ragione se
tutti ci
invidiano
la
nostra
lingua,
tanto da
studiarla
e impararla,
tanto da
imitarla
e
scopiazzarla,
tanto da
voler continuare a
venire qui da noi
a
conoscerci, nonostante tutto quello che da noi
notoriamente
non
va,
tanto da
essere
disposti a pagarci
pur
di respirarlo e gustarlo,
tanto da
essere invogliati
a studiare
la nostra
storia,
arte
e
cultura,
tanto
da
imparare
a cucinare
e adorare il nostro cibo!
Torniamo quindi ad
amare e curare
l'"Italiano" e a essere
un po'
piů coscienti ed
orgogliosi
nonostante tutto di
essere "Italiani",
anche imparando meglio la nostra lingua ed evitando di
continuare a fare
figure di merda
quando cerchiamo di usare
una
lingua straniera quale
l'Inglese!
Come aiuto pratico, a seguire una
piccola "guida"
per
evitare
ulteriori
"fraintendimenti".
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