il dubbio

[dal Latino dubito (ergo cogito)

ergo sum dubito (quindi penso)

quindi sono]

 

 

chiacchiere di bon ton a parte

il diverso da noi resta sospetto

 

qualsiasi credulità accettate

finzioni senza limiti né ritegno

 

lo spirito critico fa paura

con sottintesi e allusioni lo ghettizzano

 

 

inaccettabilità del dubbio

duro da masticare non metabolizzabile

 

meglio rinunciare alla pienezza di sé

farla madre di tutte le miserie umane

 

sessuali mentali spirituali

intellettuali sociali politiche

 

 

di storie favole finzioni e miti

di menzogne strapieni

 

perché danno certezze

solide da starci comodi sopra

 

tristi crudeltà tragiche di realtà

rischiano di far crollare il falsomondo

 

 

morte congedata con un aldilà

cancellare il problema la soluzione

 

e siccome morire è da mortali

via ad illudersi d'immortalità

 

pur il Pianeta un'ecatombe

ancor magicaotico di sogni e deliri

 

 

io non proclamo verità

semplicemente non ne ho

 

non cerco di svegliare nessuno

dalla sua beata incoscienza o bugia



a ciascuno le sue perversioni

mi tengo stretta la mia

 

 

solo uno spirito forte può

accettare la spietatezza del dubbio

 

invece di rinuncia-sconfitta-peccato

-senso di colpa-emozioni punite

 

dell'altrui etichettata alienazione

sorride chi non vede più la propria

 

 

mi gusto appieno il frutto

dell'albero della conoscenza

 

fuori da peccato-confessione-indulgenza

-assoluzione-penitenza-nuovo peccato

 

a rassicurazione di presunta verità

scelgo le inquietudini della mia ragione

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Antoine Léonard Thomas

1732-1785

 

Poeta e critico letterario francese dell'Académie Française, nel 1765 scrive in onore di

René Descartes il poemetto "Puisque je doute, je pense; puisque je pense, j'existe",

dando più forza al famoso "Cogito ergo sum"

 

                                   

 

                                   

 

                                   

I doubt

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I see

I take in the colours around me.

The patterns, the lights, the rainbows.

I see the night and the stars that glow.

 

I dream

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I smell

The perfumes, the roses.

The stench, the rotten and the putrid.

The aromas and delicacies

Cooking.

 

I inhale

The green, the forest, the trees.

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I hear

The noises. The people, the cheer.

The wails, the screams, the tears.

The rejoicing.

The laughter, and happiness.

 

I listen

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I taste

The sweetness, the fire.

The treats, and savoury delights.

The burnt, the spoilt and the tasteless.

The sourness and the bitterness.

 

I eat

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I speak

Short messages. Long speeches.

Quiet whispers. Bellowing noises.

 

I scream

Therefore, I think.

Therefore, I am.

 

I feel

The despair.

The anguish, the fear.

The pricks, the cuts, the injuries.

The joy. The pride. The seething.

The envy, greed, and jealousy.

The cold, the heat and the shivering.

The pain, the sickness, the ageing.

 

I die

Therefore, I lived.

Therefore, I was.

 

Io dubito

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io vedo

Assorbo i colori intorno a me.

Le forme, le luci, gli arcobaleni.

Vedo la notte e le stelle che brillano.

 

Io sogno

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io odoro

I profumi, le rose.

Il fetore, il marcio e il putrido.

I profumi e le prelibatezze 

in cucina.

 

Io respiro

Il verde, il bosco, gli alberi.

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io sento 

I rumori. La gente, l'allegria.

I lamenti, le urla, le lacrime.

La gioia.

Le risate e la felicità.

 

Io ascolto

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io assaggio

Il dolce, il piccante.

Il delizioso delicato e salato.

Il bruciato, l'andato a male e l'insipido.

L'acido e l'amaro.

 

Io mangio

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io parlo

Messaggi brevi. Discorsi lunghi.

Sussurri silenziosi. Rumori di muggito.

 

Io urlo

Pertanto, penso.

Quindi io sono.

 

Io percepisco

La disperazione.

L'angoscia, la paura.

Le punture, i tagli, le ferite.

La gioia. L'orgoglio. Il ribollente.

L'invidia, l'avidità e la gelosia.

Il freddo, il caldo e i brividi.

Il dolore, la malattia, l'invecchiamento.

 

Io muoio

Pertanto, ho vissuto.

Pertanto, io ero.