"The
perception of silence", "La percezione del
silenzio"
Rui
Zhe Goh, Ian B. Phillips e Chaz Firestone - 2023
Possiamo "sentire" il silenzio?
Un
secolare dibattito filosofico e scientifico tra due visioni, la
"percettiva", se cioè
riusciamo a letteralmente ascoltare il silenzio, e la "cognitiva", se
siamo in grado di
valutare un silenzio e dedurne quindi qualcosa.
L'udito è tradizionalmente concepito come percezione di suoni, tuttavia
la quotidianità
ce ne da anche esperienze caratterizzate da assenza di suono, ma in questi
casi
"sentiamo"
davvero il silenzio o semplicemente non ascoltiamo nulla?
Alcune teorie
sostengno che i suoni sono un unicum nell'esperienza uditiva,
rilegando
il silenzio a elaborazione cognitiva, non esperienza percettiva, ma
nuovi studi con un
approccio empirico hanno
finalmente dato
prova sperimentale che il silenzio possa
essere genuinamente "percepito" e non solo "dedotto",
dimostrando
come i silenzi
possano sostituire i suoni in "illusioni uditive" basate su
eventi.
Con
"illusioni di silenzio" si sono create illusioni percettive prima
supposte
solo
producibili attraverso suoni, silenzi cioè che suscitano percezioni
perfettamente
analoghe a quelle basate sul suono, suggerendo che l'elaborazione
uditiva tratta i
silenzi nello stesso modo dei suoni.
Il silenzio è veramente "percepito", non semplicemente dedotto,
"sostituendo" i
suoni e lasciando "firme empiriche" di rappresentazione dell'evento
uditivo, illusioni
percettive che in precedenza si supponeva derivassero solo dai suoni.
Dunque anche il
silenzio come il suono viene veramente ascoltato, non semplicemente
dedotto, aprendo inediti studi sulla percezione di quella che chiamiamo "assenza".
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