|
||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pasolini. Il corpo e la voce" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Il documentario |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pasolini. Il corpo e la voce"
Un documentario di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini
Con la consulenza di Graziella Chiarcossi e la voce di Francesco Siciliano
Regia di Paolo Marcellini
Realizzato nel 2015 da RAI Teche in collaborazione con RAI Cinema |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Sabato 24 ottobre 2015 viene presentato in anteprima mondiale al Maxxi - nella Selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma - il documentario "Pasolini. Il corpo e la voce".
A complementare personificazione "sensoriale" del Pasolini nell'articolo di Roberto Bui alias Wu Ming 1. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Pasolini |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
40 anni fa la morte: |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
il ricordo nelle sue opere |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
di Fulvia Caprara |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
La Stampa, 25 ottobre 2015 |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Radiografia di Pier Paolo Pasolini, senza mediazioni accademiche né interpretazioni giornalistiche, sfruttando semplicemente "il timbro irripetibile della sua personalitŕ, fatto di corpo, voce e, ovviamente, contenuto".
Nell'ultimo giorno della Festa di Roma il documentario "Pasolini. Il corpo e la voce", di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini, realizzato con la consulenza di Graziella Chiarcossi, presentato in anteprima mondiale al Maxxi e in onda su Raiuno il primo novembre, riporta in primo piano un personaggio che non smette di catalizzare l'attenzione del pubblico di diverse generazioni:
"Volevamo raccontare una veritŕ umana e morale ancora tutta da scoprire, attraverso un autoritratto inedito, costruito solo con i materiali di archivio custoditi da Teche RAI.
Emerge il poeta maestro, la voce contraddittoria e polemica, lo sguardo struggente e spesso umoristico di un uomo, per la sua Italia amata e temuta".
Dello sterminato materiale a disposizione (60 ore) facevano parte colloqui, partecipazioni a trasmissioni, immagini di repertorio, brani di film, una massa infinita di informazioni che il film mette in ordine secondo diversi capitoli, dal pubblico al privato, dal cinematografico al letterario, dal politico al sociale.
Il tutto con una formula di fruizione interattiva che permetterŕ agli spettatori di navigare nel documentario (restaurato a cura del polo tecnologico di RAI Teche Torino) utilizzando rimandi storici e bibliografici.
Per gli extra dell'opera (la regia č di Paolo Marcellini) č stato creato un avatar, una "sorta di alter ego dello scrittore" che avrŕ il compito di presentare inediti e nuove interviste.
Come sempre Pasolini si racconta con ineguagliabile luciditŕ, sia quando descrive i legami tormentati con la figura paterna ("mio padre era un uomo molto diverso da me con cui ho avuto rapporti molto difficili"), sia quando parla di degrado urbano e di metropoli sfigurate "da qualcosa di moderno, da qualche corpo estraneo che non c'entrava con questa forma, con questo profilo della cittŕ che io sceglievo", sia quando affronta il tema dell'uso del dialetto nel suo cinema, o quello dei passaggi cruciali che hanno segnato l'ispirazione artistica:
"I primi film, da 'Accattone' a 'Il Vangelo secondo Matteo', a 'La ricotta' e 'Edipo Re' li ho fatti sotto il segno di Gramsci e mi sono illuso di fare opere nazional-popolari, poi il popolo si č trasformato in qualcos'altro, quello che i sociologi chiamano massa, e a questo punto mi sono rifiutato, non programmaticamente, non aprioristicamente, di fare prodotti consumabili da questa massa, e quindi ho fatto film d'elite, apparentemente antidemocratici, aristocratici…".
Alla Festa il film č stato accolto con enorme interesse, sala piena, e progetto di replicare la proiezione per accontentare il pubblico rimasto fuori.
Adesso il film, accompagnato dalla voce di Francesco Siciliano, inizia la sua vita internazionale:
"Č un film nato per i festival - dice Ammirati - ce lo hanno giŕ chiesto dalla Francia, oltre che da diverse istituzioni universitarie italiane". |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"III B: facciamo l'appello" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
L'intervista |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"III B: facciamo l'appello"
Un'intervista di Enzo Biagi a Pier Paolo Pasolini nella serie RAI "III B: facciamo l'appello" del 1971
Invitato e messo a confronto con i suoi amici, ex compagni di classe e professori.
L'intervista rimane storica per i contenuti e per le parole profetiche sulla censura nella televisione italiana.
Quella puntata, Pasolini in vita, venne censurata e mai mandata in onda, relegata agli
archivi RAI per circa
quattro anni. Qui nella versione video integrale, per non lasciar cadere nel vuoto le sue parole spesso profetiche. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Č il maggio 1971 e Pier Paolo Pasolini, riunito nella vecchia scuola con i suoi ex compagni di classe e il suo professore di lettere classiche, viene intervistato da Enzo Biagi in un programma della RAI dal titolo "III B: facciamo l'appello".
Anche questo programma, come quasi tutto del resto di o riguardante Pasolini, critiche, insulti, minacce, aggressioni e persecuzioni a parte, verrŕ "congelato" e lasciato ammuffire negli archivi della RAI a meno poi di venire opportunisticamente messo in onda non prima del 3 novembre 1975.
Guarda caso la data cade proprio all'indomani del suo assassinio "politico", da subito e piů che mai banalmente e frettolosamente anch'esso a sua volta archiviato come volgare delitto passionale "di un frocio" adescatore da parte del per l'occasione giovincello adescato - "veritŕ ufficiale" creata dalla peggiore Italia clerico- fascista di allora, purtroppo ancora oggi "storicamente" sě, ma non "processualmente" contraddetta.
A complementare personificazione "sensoriale" del Pasolini nell'articolo di Roberto Bui alias Wu Ming 1. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il Vangelo secondo Matteo" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Il film |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Un film "laico", "non religioso" ma neppure "ideologico", a mettere in luce l'"umanitŕ" piů che la "divinitŕ" di Gesů, in un Vangelo come opera poetica altissima.
Viene sceneggiato e diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1964 e segue la vita di Gesů cosě come descritta nel Vangelo conosciuto come "secondo Matteo".
Il Vangelo secondo Matteo č infatti il piů antico dei Vangeli, in Ebraico, alla base della versione in Greco, quindi il piů "attendibile" ovvero l'unico con un qualche "valore" storico dei quattro scelti e filtrati dalla Chiesa Cattolica pseudo-"Apostolica" Romana, il cui "Cristianesimo" si basa di fatto su una dottrina postuma all'eventuale Cristo "storico".
Il cosiddetto "Cristianesimo" come oggi conosciuto č e resta una totale "reinvenzione" del messaggio originale di Cristo ad opera di un certo Shaul di Tarso detto "Paolo".
Piů corretto sarebbe dunque chiamarla "Paolesimo", in diretto e documentato contrasto con la comunitŕ ecclesiale o Chiesa Giudaico-Cristiana di Gerusalemme, quella sě "apostolica", con a capo non Pietro ma uno dei probabili fratellastri di Gesů fra i Dodici, Giacomo. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
L'"antidogmatismo" con il quale Pasolini - "ateo religioso" follemente amante del sacro - tratta questo argomento di carattere "religioso confessionale" scatena all'epoca aspri confronti intellettuali e addirittura accuse di "vilipendio della religione" cosa che oggi potrebbe far sorridere...
Ma non allora! |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
L'opera č semplicemente e di fatto una riproposizione quasi "fedelissima" al Vangelo di Matteo della vita del rabbino "Yehoshua Ben Yosef", da noi arbitrariamente ribattezzato "Gesů".
Tale rimasto ancora oggi nella "tradizione" religiosa popolare, detto il "Cristo", letteralmente l'"Unto" (del Signore) cioč il "prescelto" (da Dio).
Annunciazione alla giovanissima Maria, suo matrimonio con l'attempato Giuseppe il falegname, Strage degli Innocenti, loro fuga in Egitto, Gesů affronta quaranta giorni di tentazioni sataniche nel deserto, la Palestina, gli Apostoli, la sua predicazione e "portentose" opere, dette "miracoli".
Le accuse contro di lui, il processo da Ponzio Pilato, la sua condanna a morte decretata dal "popolo", la sua crocifissione e la "resurrezione" dai morti ovvero "sparizione" del suo cadavere.
Attori non professionisti, comparse della popolazione contadina locale, l'amato "sottoproletariato", amici (come Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto ed Enzo Siciliano), il solito Ninetto Davoli, la madre di Pasolini Susanna come Madonna anziana, Enrique Irazoqui il "Cristo", diciannovenne sindacalista catalano in aperta lotta contro il regime franchista (!), doppiato da Enrico Maria Salerno.
Il film avrebbe dovuto essere ambientato nei medesimi luoghi del racconto originale, cioč in Palestina, ma Pasolini, visitandola nel 1963 per un sopralluogo in preparazione delle riprese, ne rimane profondamente "deluso" dalle evidente, avanzata e avvilente "modernizzazione", da riprogrammare il tutto e cercare i luoghi del Vangelo nell'Italia "povera" e "dimenticata" - per questo ancora "incontaminata".
Cosě alla fine il film verrŕ girato per lo piů in ambienti "contadini"
e "pastorali"
rupestri dell'Italia Centro-Meridionale: - in Basilicata a Barile, Lagopesole (il Sinedrio nel Castello) e ai famosissimi Sassi di Matera
- in Calabria a Cutro e Le Castella
- nel Lazio Nord-Occidentale, la cosiddetta "Tuscia Romana", a Chia, Frazione di Soriano nel Cimino, Viterbo, vicino alla sua casa-torre (battesimo di Cristo)
- in Puglia a Ginosa nella Gravina, Massafra (la Palestina), Manduria, Castel del Monte (cacciata dal tempio dei Farisei), Gioia del Colle (Erode e la danza di Salomč nel Castello), Santeramo in Colle (annunciazione, parte del discorso delle "Beatitudini", avvicinamento a Gerusalemme). |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Filmati dei sopralluoghi di Pasolini in Palestina per trovare localitŕ adatte dove girare il suo film |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il fotografo del Vangelo tra i Sassi di Matera" di Gianvito Rutigliano GEDI WATCH
Domenico Notarangelo č l'autore dello scatto storico che ritrae Pasolini sul set: dietro quell'immagine c'č la storia di un incontro.
E di una cittŕ che stava cambiando. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Come nasce un regista - I film amati da Pasolini" di Valerio Lo Muzio GEDI WATCH
Le inedite programmazioni del cinema universitario che PPP seguiva da studente a Bologna negli anni del fascismo rivelano opere e artisti che lo ispirarono.
Come Chaplin. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Oggi, cinquanta anni dopo, "Il Vangelo secondo Matteo" viene addirittura definito da "L'Osservatore Romano" come "il miglior film su Gesů mai girato".
Non proprio cosě nel Paese del 1964, per mesi al vaglio e ampiamente "censurato" (a fine 1960 il medesimo "L'Osservatore Romano" difende a spada tratta in nome e per conto di un come non mai ancora imperante "conservatorismo" religioso "la libertŕ di censura 'minacciata'"!...).
Poi alla sua prima nelle sale altrettanto duramente "contestato", oggetto di aggressioni e provocazioni dei neofascisti di un MSI che definisce gli intellettuali di sinistra "aborti mentali", destinati a trasformare l'uomo in "tubo digerente" e volgaritŕ ben peggiori.
Nel 1963, vale a dire l'anno prima de Il Vangelo secondo Matteo, "La ricotta", il suo episodio in "Rogopag", realizzato con Rossellini, Godard e Gregoretti, viene sequestrato il primo giorno per "vilipendio alla Religione di Stato" e Pasolini condannato a quattro mesi di reclusione per venire poi assolto in appello!...
Quando esce il film provoca senza dubbio, al di lŕ di "bigottismi" e "fanatismi" di solito vario genere, una "emozione" intensissima che rimarrŕ indelebile nella memoria di quella generazione, con la straordinaria rivelazione dell'"umano" a nudo sullo sfondo scabro dei Sassi di Matera.
Un carismatico Gesů detto "il Cristo" le cui giovani spalle sono appesantite dal carico quasi "sovrumano" di una immensa tristezza e solitudine, in cui Pasolini riversa tutta la sua "nostalgia del mitico, dell'epico, del tragico", e la "forza rivoluzionaria" di una "resistenza profetica" a quanto piů odia del suo tempo - cinico grigiore, brutalitŕ pratica, disponibilitŕ al compromesso e al conformismo.
Un film senza tempo, come i veri capolavori, ma il cui "impatto" puň essere solo capito nel contesto del suo tempo, quell'Italia del 1964, l'Italia della "censura" piů "ottusa", "violenta" e "persecutoria" da Inquisizione Spagnola, l'Italia di Andreotti...
Dal nuovo mondo cattolico in "fermento", alimentato dalle storiche, poi troppo a lungo tradite promesse di un Concilio Vaticano II, arriva il Premio dell'"Office Chatholique International du Cinema".
L'idea stessa di un film sul Vangelo viene e non a caso a Pasolini durante un breve soggiorno alla Cittadella d'Assisi per un convegno su "Il cinema come forza spirituale nel momento presente" e il dedicarlo con tanta amorosa naturalezza "alla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIIII" dice tutto sulle "rivelazioni" che innesca con enorme "impatto", anche ad eco della "Pacem in terris", l'ultima grandissima enciclica di Roncalli a "tutti gli uomini di buona volontŕ", per aprire finalmente un "dialogo" con i popoli del "Terzo Mondo", le classi lavoratrici, le donne, gli intellettuali comunisti!
Una tanto breve, quasi illusoria, quanto "illuminata", rinfrescante e rivitalizzante apertura di finestra prima dei lunghi anni bui di Papi e politici di lě a venire, purtroppo fino ancora a pochi giorni fa, fino a Francesco... |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Questo film č dedicato alla cara, lieta, familiare memoria
di Giovanni XXIII" (Dai titoli di testa) |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il Vangelo secondo Matteo"
Film del 1964, diretto da Pier Paolo Pasolini e incentrato sulla vita di Gesů, come č descritta nel Vangelo secondo Matteo.
Trattando in maniera antidogmatica un argomento di carattere religioso, l'opera fece sensazione e scatenň un aspro confronto intellettuale sulla stampa, proseguendo le non sopite polemiche per le accuse di vilipendio della religione e per i forti interventi censori che avevano condizionato l'uscita dell'episodio de "La ricotta", inserito nel film Ro.Go.Pa.G.. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il Vangelo secondo Matteo"
Paese di produzione Italia, Francia Anno 1964
Durata 137 min Dati tecnici B/N
Rapporto: 1,66 : 1 Genere drammatico, storico, biblico
Regia Pier Paolo Pasolini
Soggetto Vangelo secondo Matteo
Sceneggiatura Pier Paolo Pasolini
Produttore Alfredo Bini
Produttore esecutivo Manolo Bolognini
Casa di produzione Arco Film, Roma Lux Compagnie Cinématographique de France, Parigi
Distribuzione in italiano Titanus Distribuzione S.p.A.
Fotografia Tonino Delli Colli
Montaggio Nino Baragli
Effetti speciali S.P.E.S.
Musiche Luis Bacalov
estratti da Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Sergej Prokofiev, Anton Webern, Canti gospel
Scenografia Luigi Scaccianoce, Dante Ferretti
Costumi Danilo Donati
Trucco Marcello Ceccarelli, Lamberto Marini, Mimma Pomilia
Interpreti e personaggi |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Enrique Irazoqui Margherita Caruso Susanna Pasolini Marcello Morante Mario Socrate
Settimio Di Porto Otello Sestili Ferruccio Nuzzo Giacomo Morante Giorgio Agamben
Luigi Barbini Amerigo Bevilacqua Francesco Leonetti Eliseo Boschi Ninetto Davoli
Natalia Ginzburg Enzo Siciliano Alessandro Tasca Paola Tedesco Rosario Migaleo
Rodolfo Wilcock Rossana Di Rocco Renato Terra Franca Cupane Alfonso Gatto
Guido Cerretani Marcello Galdini Elio Spaziani |
Cristo Maria da giovane Maria anziana Giuseppe Giovanni Battista
Pietro Giuda Iscariota Matteo Giovanni apostolo Filippo
Giacomo di Zebedeo Erode il Grande Erode Antipa Giuseppe di Arimatea un pastore
Maria di Betania Simone Ponzio Pilato Salomč Tommas
Caifa l'angelo un fariseo Erodiade Andrea
Bartolomeo Giacomo di Alfeo Taddeo |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Doppiatori originali |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Enrico Maria Salerno Gianni Bonagura Pino Locchi Emanuela Rossi Cesare Barbetti |
Cristo Giuseppe Giovanni Battista l'angelo un apostolo |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il pane di domani. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
A quarant'anni dal Vangelo |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
di Pasolini" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Nota
Il file č riapparso su "Rai Play Sound", "Rai Radio 3" - "Il mondo di Leogrande".
"Il pane di domani. A quarant'anni dal
Vangelo di Pasolini" #8 Alessandro Leogrande e Ornella Bellucci attraverso "Il Vangelo secondo Matteo" ripercorrono un momento straordinario dell'opera di Pier Paolo Pasolini, immergendosi nell'Italia dei primi Anni Sessanta, negli anni del Concilio Vaticano II e in quelli di un rapido sviluppo sociale ed economico.
Cliccare questo link
"Il mondo di Leogrande" A un anno dalla morte di Alessandro Leogrande (20 maggio 1977 - 26 novembre 2017), Rai Radio 3 ha dedicato a lui una giornata per ricordarlo.
Convinti che il ricordo non debba esaurirsi a una sola giornata, abbiamo deciso di recuperare dal nostro archivio decine di trasmissioni costruite e ideate con Alessandro Leogrande.
Dalla sua prima collaborazione con Rai Radio 3, con un lavoro, trasmesso da Cento Lire, nel novembre del 2000, su Taranto, fino all'ultimo lavoro trasmesso da Wikiradio poco piů di un anno fa, sul quarto anniversario del naufragio del 3 ottobre 2013.
Il programma dedicato alla sua opera svolta per Rai Radio 3 č stato suddiviso in sessioni: Il Sud, I migranti, Utopie e Storie di Sport.
Č questo il nostro omaggio a Alessandro Leogrande, perché riascoltare i lavori di un intellettuale come lui, che studiava il passato, osservava il presente e immaginava il futuro, puň ancora sprigionare forti tensioni politiche da portare in giro nel mondo. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
"Il pane di domani |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
A quarant'anni |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
dal Vangelo di Pasolini" |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Dagli archivi di "Radio3 Suite" |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Andato in onda il 24 marzo 2004 |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
"[...] Quarant'anni fa, nella primavera del 1964, Pasolini girň 'Il Vangelo secondo Matteo', film centrale nel suo cinema, presentato nel settembre dello stesso anno alla Mostra del Cinema di Venezia dove vinse il Premio Speciale della Giuria.
Perché parlare del Vangelo oggi?
Raccontare come l'idea del film sia maturata nel regista, le fasi della preparazione e poi quelle della lavorazione vuol dire ripercorrere un momento straordinario dell'opera di Pasolini e del cinema italiano, immergersi nell'Italia dei primi Anni Sessanta, negli anni del Concilio Vaticano II e in quelli di un rapido sviluppo sociale ed economico.
Alessandro Leogrande e Ornella Bellucci hanno realizzato 'Il pane di domani. A quarant'anni dal Vangelo di Pasolini', un percorso in dieci tappe che andrŕ in onda su Radio3 - alle 20.00 circa - a partire dal 29 marzo e fino al 9 aprile.
Le fasi di lavorazione del Vangelo di Pasolini e le reazioni che il film suscitň all'uscita nelle sale sono rievocati attraverso gli interventi di Laura Betti, Enzo Siciliano, Giorgio Agamben, Ninetto Davoli, Nico Naldini, Alfonso Berardinelli, Goffredo Fofi, Guido Crainz, Franco Maresco, Tatti Sanguineti, Sandro Lombardi, le comparse e gli attori del film.
Molti i materiali d'epoca inerenti al Vangelo e ai lavori pasoliniani dei primi Anni Sessanta: interviste al regista, spezzoni delle conferenze e dei programmi Rai cui ha partecipato, brani audio da 'I sopralluoghi in Palestina', 'La ricotta', 'Comizi d'amore', 'Salň', letture da 'La religione del mio tempo' e 'Poesia in forma di rosa'.
Convinto che non avrebbe potuto girare il Vangelo in una Palestina giŕ modernizzata, Pasolini si persuase dell'idea che 'la Terrasanta va cercata nell'Italia Meridionale'.
Il Vangelo infatti č girato tra Puglia, Basilicata e Calabria: Gerusalemme rivive nei Sassi di Matera, da poco sfollati.
'Il pane di domani' č anche un viaggio in un Sud remoto trasformato in set e in quella Italia del boom che č il nostro passato archeologico.
La versione restaurata del Vangelo di Pasolini, realizzata da Mediaset e dal Centro Sperimentale di Cinematografia nell'ambito del progetto Cinema Forever, avrŕ un'anteprima mondiale all'Auditorium di Roma il 30 marzo e tornerŕ nelle sale per Pasqua distribuito da Medusa.
La domenica di Pasqua - il prossimo 11 Aprile - Hollywood Party alle ore 19.30, per Cinema 'alla Radio', proporrŕ agli ascoltatori di Radio3 proprio Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, nella versione restaurata." |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il Vangelo secondo Matteo di |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pasolini cinquant'anni dopo" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Il Vangelo secondo Matteo di |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pasolini cinquant'anni dopo" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Dagli archivi di "Radio3 Suite" |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
Andato in onda il 28 settembre 2014 |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
"[...] Obiettivo della mostra č mettere a fuoco, in maniera particolarmente approfondita e grazie a una narrazione originale, la genesi del capolavoro pasoliniano e il rapporto del regista con la cittŕ di Matera, che nell'estate del 1964, sotto un sole 'ferocemente antico', divenne Gerusalemme.
L'occasione č preziosa per rileggere, attraverso la scelta di Pasolini e la vicenda del set principale nella cittŕ dei Sassi, un momento importante nella storia di Matera, negli anni della 'vergogna nazionale', dello svuotamento e abbandono degli antichi rioni, la cui popolazione venne trasferita nei nuovi quartieri della cittŕ 'laboratorio'.
In questi anni Matera, teatro di profonde contraddizioni, divenne meta privilegiata di artisti, fotografi, registi, documentaristi, antropologi, intellettuali, sociologi, architetti ed urbanisti, che con le loro testimonianze, spesso straordinarie, hanno contribuito a dar forma ad un'immagine della cittŕ e dell'intero Mezzogiorno.
La mostra, divisa in sei sezioni, racconta la storia e i luoghi del Vangelo in relazione al clima culturale e artistico lucano e italiano di quegli anni.
Si č inteso ricostruire il doppio contesto del film - quello dell'ideazione ed elaborazione creativa tra Roma ed Assisi e la Palestina tra il 1962 e il 1964 e quello della realizzazione delle riprese, del montaggio e della produzione del film." |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pier Paolo Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Un ricordo" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Il documentario |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Memorie Fatti e persone da ricordare
"Pier Paolo Pasolini un'avventura poetica"
RaiPlay 13 min
"Memorie"
Un diario su RaiPlay, una sorta di almanacco di fatti ed eventi, nel ricordo di persone e personaggi che hanno significato la storia del nostro Paese e quella della Rai, l'evoluzione dei costumi e delle usanze "impresse" grazie al lavoro di tanti professionisti e appassionati di questo mestiere.
E dei milioni di teleutenti che hanno seguito questo straordinario percorso segnato da memorabili programmi e da vere emozioni.
Una pagina da sfogliare, un cammino nella memoria ma con uno sguardo all'attualitŕ.
Attraverso il repertorio, alla scoperta di vicende, ricorrenze, curiositŕ. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, regista, giornalista, ma anche filosofo e editorialista.
Nato a Bologna nel 1922, diventa attento osservatore dei cambiamenti della societŕ italiana dal Secondo Dopoguerra fino alla metŕ degli Anni Settanta, "intuendo", forse piů di chiunque altro, quanto sta accadendo e per accadere nel nostro Paese.
Fortissime "polemiche" e durissimi "dibattiti" hanno luogo a seguito della "radicalitŕ" dei suoi giudizi, pungenti verso le cattive abitudini piccolo-borghesi e la nascente societŕ dei consumi.
Assassinato in zona Idroscalo di Ostia, Lido di Ostia, Roma, nel 1975, rimane uno dei piů grandi intellettuali italiani del XX secolo.
A complementare personificazione "sensoriale" del Pasolini nell'articolo di Roberto Bui alias Wu Ming 1. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pasolini e... la forma della cittŕ" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
L'ideologia consumistica |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
il vero fascismo |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Il documentario |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pasolini e... la forma della cittŕ"
Battute finali di un breve documentario RAI del 1974, per non lasciar cadere nel vuoto le sue parole spesso profetiche. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
La sera del 7 febbraio 1974 la RAI TV trasmette un nuovo, breve documentario della serie "Io e...", intitolato "Pasolini e... la forma della cittŕ", a cura di Paolo Brunatto.
Nelle ultime immagini, mentre il documentario sta per chiudersi e dopo aver camminato "nervosamente" tra le dune di Sabaudia, "cittŕ littoria" solo nell'imposta estetica, all'improvviso Pasolini si ferma.
Esponendo alla telecamera il pallore di un volto sofferto e scavato, denuncia con assoluta sinceritŕ e asciutta drammaticitŕ, decisamente "inabituali" per i telespettatori di allora (e di oggi) l'"appiattimento" culturale, la "devastazione" estetica e l'"imbarbarimento" civile a cui ci avrebbe inevitabilmente portato la nascente "societŕ dei consumi".
Tale societŕ "consumistica" cosě come concepita dalla Repubblica Italiana post-fascista e, piů in generale, da tutti i "regimi democratici" contemporanei, "ci sta travolgendo cosě rapidamente da non rendercene conto" e il vero fascismo č oggi "il potere distruttivo di questo tipo di societŕ!".
Questa analisi "corsara" di Pasolini, sulla devastante mutazione "antropologica" giŕ in atto, anche rieditata, illustrata e commentata in un video nell'ambito del "Monsellato Project", partendo proprio dal documentario della RAI. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
La vita e i processi |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Il documentario |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pier Paolo Pasolini Il Santo Infame"
Documentario sulla vita e i processi di Pasolini
Documentario per RAI 1 di Daniele Ongaro
Regia Graziano Conversano
Con Libero De Rienzo |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Oltre trenta processi e decine di convocazioni in tribunale per i capi di accusa piů diversi.
Dagli "atti impuri in luogo pubblico", nel 1949, al sequestro del film "Salň", uscito postumo nelle sale: un rapporto tormentato quello di Pier Paolo Pasolini con la giustizia.
A complementare personificazione "sensoriale" del Pasolini nell'articolo di Roberto Bui alias Wu Ming 1. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Comunista eretico |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Una voce fuori dal coro" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
La docu-fiction |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Pier Paolo Pasolini Una voce fuori dal coro"
da "Cittŕ Segrete" Alla scoperta dell'architettura e dell'arte "Roma"
Un percorso di conoscenza che attraversa personaggi, luoghi, idee, segreti, episodi tragici, comici, sentimentali, macabri ed eroici.
Un programma televisivo documentaristico ideato e condotto da Corrado Augias, dal 2018 su RAI 3.
Ogni puntata dedicata a una diversa cittŕ, raccontata anche attraverso le biografie di personaggi celebri legati ad ognuna di esse, ricostruite con delle docu-fiction.
Questa puntata in onda il 22 dicembre 2018 |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo.
Figura a tratti controversa ed attento "osservatore" dei cambiamenti della societŕ italiana, suscitando spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalitŕ dei suoi giudizi, particolarmente critici nei riguardi delle "abitudini" borghesi degli Italiani e della nascente "societŕ dei consumi".
A complementare personificazione "sensoriale" del Pasolini nell'articolo di Roberto Bui alias Wu Ming 1. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Giovanna Marini * |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
"Lamento per la morte di Pasolini |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
(¨'Persi le forze mie |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
persi l'ingegno')" |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Giovanna Marini "Lamento per la morte di Pasolini ('Persi le forze mie')"
Giovanna Marini, 2002
CD: Giovanna Marini & Francesco De Gregori "Il fischio del vapore", 2002 |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Giovanna Marini Francesco De Gregori Alessandro Arianti Greg Cohen Paolo Giovenchi Guido Guglielminetti Marco Rosini Alessandro Svampa Toto Torquati Riccardo Pellegrino |
Voce & Chitarra Voce & Chitarra Pianoforte Contrabbasso Chitarra Elettrica Basso Elettrico Mandolino Batteria Hammond Violino Solista |
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Nota *
Giovanna Salviucci coniugata Marini, Roma 19 gennaio 1937, č una cantautrice e ricercatrice etnomusicale e folklorista italiana.
La sua attivitŕ multiforme ne farŕ una delle figure piů importanti nello studio, nella ricerca e nell'esecuzione della tradizione musicalepopolare italiana, ma č autrice anche di canzoni e cantate di propria composizione.
Č all'inizio degli Anni Sessanta che conosce i maggiori intellettuali e studiosi della tradizione popolare italiana, tra i quali appunto Pier Paolo Pasolini, incontro la Marini racconterŕ in una registrazione dal vivo, una delle migliori descrizioni del carattere e del modo di fare di Pasolini.
Cosě Italo Calvino, a sua volta anche autore di testi di canzoni per Cantacronache, Roberto Leydi, Gianni Bosio, Diego Carpitella, Alberto Mario Cirese, Cesare Bermani, Giulio Angioni, Alessandro Portelli...
Scopre il "canto sociale", o, come si comincia a definire, la "storia orale cantata", nel senso di "registrazione popolare degli avvenimenti storici mediante lo strumento privilegiato della canzone di composizione anonima e di circolazione orale", ancora attiva nell'Italia degli Anni Sessanta e in una societŕ che pur si stava trasformando da prettamente rurale in urbano-industriale.
Della sua ricerca etnomusicale riveste di particolare importanza il materiale sonoro raccolto nel Salento tra il 1960 ed inizi Anni Settanta.
Tra le sue attivitŕ spettacoli ed iniziative che hanno fatto la storia del recupero delle tradizioni popolari italiane, come "Ci ragiono e canto" del 1965, quale assistente musicale di Dario Fo, iniziando anche a comporre lunghe "ballate" o, piů propriamente, "cantate", la sua esperienza da raccontare ed e interpretare in scena da sola con la chitarra.
Una fra i primi musicisti attivi presso la "Scuola Popolare di Musica di Testaccio" a Roma, anche come Presidente e Presidente Onorario.
Lě trova altri musicisti cui unirsi professionalmente, Giancarlo Schiaffini, Michele Iannaccone e Eugenio Colombo.
A sottolineare la sua estrema importanza di ricercatrice etnomusicale, le viene conferita la cattedra di etnomusicologia applicata presso la stessa "Scuola Popolare di Musica di Testaccio", dal 1991 al 2000 anche titolare della cattedra di etnomusicologia presso l'"Universitŕ di Paris VIII-Saint Denis" a Parigi. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Aggiornamento |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
Giovanna č morta Giovanna vive |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
L'8 maggio 2024 la "voce della canzone popolare italiana", la "Joan Baez italiana", la "chitarra e voce del canto pasoliniano", colonna musicale italiana del Novecento, cantastorie docente di etno-musicologia, lascia a ottantasette anni una vita di musica e di amoroso studio, recupero e trasmissione della tradizione orale cantata di musica contadina, di guerra e di lotta.
Figlia d'arte anarchica, inestimabile il suo patrimonio di ricostruzione culturale della nostra storia sociomusicale e da cinquant'anni vivace, intensa e umana l'attivitŕ della sua scuola di musica popolare, scuola di storie e di Storia, anello di contatto vero con il profondo universo di mistero, straziante e terribile, del canto di tradizione orale delle classi non egemoni, una ostinata resistenza ad oltranza. |
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||
|
|
|
|
|
|
|
|
Torna alla lettura dell'articolo |
|
|
|
|||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||